Direttiva 24 aprile 2024 n. 2024/1275/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (Case green)
Direttiva 24 aprile 2024 n. 2024/1275/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia (Case green)
La Direttiva EPBD IV, cosiddetta Case Green, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L del 08/05/2024. Entro il 29/05/2026 lo stato italiano dovrà recepirla con propria legge.
L’obiettivo principale è quello di decarbonizzare il patrimonio edilizio europeo entro il 2050, ovvero rendere il settore civile neutro rispetto all’ambiente.
Tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni pari a zero, ovvero dovranno avere un bassissimo fabbisogno di energia, che dovrà essere prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili.
Lo stato dovrà predisporre un piano nazionale di ristrutturazione degli edifici sia pubblici che privati, partendo da quelli più inefficienti.
Diverse strategie sono state individuate per il raggiungimento degli obiettivi accennati. Già dal 2025 non saranno più incentivate le caldaie alimentate a gas metano ed entro il 2040 non potranno essere più installate. E’ prevista una grande spinta per l’installazione di
impianti solari termici e fotovoltaici, salvo che non vi siano vincoli particolari,
semplificando le procedure autorizzative e rendendone obbligatoria la previsione per tutti i nuovi edifici.
Anche l’automazione domestica potrà essere un valido strumento da incentivare, al fine di poter monitorare i consumi e rendere maggiormente consapevoli gli utenti della corretta gestione degli impianti.
Infine, è citata la messa in sicurezza degli edifici, tema di particolare interesse per l’Italia, territorio sismico a causa della sua posizione geografica.
Gli utenti dovranno predisporre un passaporto per la ristrutturazione degli edifici, dove è riportata la pianificazione volta al raggiungimento dell’obiettivo di emissioni zero al 2050, necessario per poter accedere ad agevolazioni o per poter vendere l’unità immobiliare.
Ogni stato, con la normativa di recepimento, dovrà monitorare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, adeguando le leggi e le strategie economiche volte a supportare la transizione energetica.
2020 Gli obiettivi di riduzione dei consumi della direttiva vengono calcolati a partire dal 2020
2025 Per tutti gli edifici: per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili non potranno più essere previsti incentivi fiscali
2028 Per i nuovi edifici con una superficie superiore a mille metri quadri: dovrà essere calcolato il potenziale di emissioni (Gwp)
2029 Per i nuovi edifici residenziali e su tutti i parcheggi coperti: obbligatoria, se fattibile, l’installazione di impianti solari
2030 I nuovi edifici dovranno: essere a zero emissioni.ed avere il calcolo del potenziale di emissioni (Gwp)
2030 Per gli edifici residenziali esistenti: deve essere raggiunta la riduzione almeno del 16% del consumo medio
2035 Per gli edifici residenziali esistenti: deve essere raggiunta la riduzione almeno del 20-22% del consumo medio
2040 Tutti gli edifici: impossibilità di utilizzo di combustibili fossili nei sistemi di riscaldamento e raffrescamento
2050 Tutti gli edifici esistenti: emissioni zero
avevamo già anticipato il tema nell’articolo
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