Sanatorie per le case acquistate in edilizia agevolata e vendute a prezzo di mercato
Via libera alla sanatoria per le case agevolate vendute a prezzi di mercato prima della sentenza della Cassazione del 2015, che richiederebbe di restituire le somme incassate oltre il prezzo calmierato. A prevederlo un emendamento al decreto fiscale approvato lo scorso 27 novembre in commissione finanze del Senato.
La sanatoria riguarda, per l’appunto, le cessioni delle abitazioni acquistate con la formula dell’edilizia agevolata e poi vendute al prezzo di mercato. Ad essere coinvolte in Italia 1 milione di famiglie, 210mila solo a Roma.
Nel 2015 una sentenza della Suprema corte a sezioni unite ha dichiarato illegittime le compravendite di queste case che non rispettavano il tetto massimo stabilito ed effettuate nei confronti di chi non rientrava nel regime dell’edilizia agevolativa. Fatto che ha dato il via a numerosi contenziosi tra acquirenti e venditori.
Secondo quanto previsto dalla nuova legge, il venditore dovrà pagare al neo proprietario dell’immobile solo l’affrancazione che sarà decisa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze assieme ai Comuni. Di fatto il venditore pagando una cifra tra i 2.550 euro ai 35mila, a seconda dei casi, darà la possibilità all’acquirente di vendere a sua volta l’immobile a prezzo di mercato e anche a chi non ha diretto all’edilizia agevolata. Tuttavia l’acquirente che ha fatto causa al venditore perché gli è stato venduto un immobile a prezzo di mercato e non a prezzo calmierato non avrà nulla indietro. Non si conoscono però ancora i tempi entro i quali dovrà essere portata a termine la suddetta procedura di estinzione del debito.
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