Semplificazione superbonus e aliquota unica del 75 %
Superbonus semplificato e aliquota unica del 75% per tutti gli altri bonus edilizi. Il PNRR prende forma.
Allo studio una proroga per tutto il 2023, con contestuale semplificazione delle procedure e razionalizzazione delle detrazioni sotto un’unica aliquota al 75%.
Con il via libera di Camera e Senato, alle relazioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci si avvia ad una definizione del nuovo PNRR, che dovrà essere inviato alla Commissione europea entro il 30 aprile. Il lavoro di sintesi, svolto in Parlamento in questi giorni, è stato sicuramente costruttivo per la fase finale di definizione del Piano.
Tutte le relazioni sul PNRR, tornano a chiedere la proroga della detrazione a tutto il 2023,”indipendentemente dall’avvenuta realizzazione di percentuali di lavori nell’ultimo anno di vigenza dell’incentivo”, come invece previsto dall’attuale norma.
Ma le richieste del Parlamento vanno oltre la mera proroga temporale del superbonus. Nelle due relazioni figurano i seguenti suggerimenti:
ampliamento degli interventi finanziabili con il superbonus: si vorrebbe includere il teleriscaldamento efficiente, le caldaie a biomasse avanzate, le spese relative alla rimozione e allo smaltimento dell’amianto”;
rendere strutturali lo sconto in fattura e la cessione del credito per almeno altri cinque anni, ovvero fino al 30 giugno 2027;
stabilizzazione degli incentivi mediante adeguati meccanismi di detrazione basati su un criterio di progressività rispetto all’aumento della classe energetica.
Ma la vera partita ora sul Superbonus si gioca sulle semplificazioni. Il nodo della “doppia conformità” dell’immobile rappresenta un notevole appesantimento burocratico precludendo, il più delle volte, il beneficio a molti immobili per difformità al titolo edilizio originario.
La condizione della “doppia conformità” rischia di affossare il Superbonus depotenziandolo nonostante l’obiettivo dell’efficientamento energetico è divenuto prioritario con il Recovery. A questo punto il Governo potrebbe intervenire, tramite una modifica del Decreto Semplificazioni, con una semplificazione della doppia conformità, recependo alcune richieste avanzata da diverse associazioni di categoria.
Attualmente sono allo studio diverse ipotesi. Una tra queste potrebbe essere quella di sostituire la certificazione di conformità con la Cila o assorbirla dalle asseverazioni redatte dai professionisti. Il pericolo è che una semplificazione in termini di conformità urbanistica possa aprire la strada ad una sanatoria degli abusi.
Sempre nell’ambito della semplificazione, “al fine di facilitare l’immissione anche di capitale e risparmio privato in un ampio processo di rigenerazione urbana, appare opportuno razionalizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici sotto un’unica aliquota al 75%, modificando l’articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.917, prevedendo anche per questi la durata della detrazione in cinque anni“.
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