Bozza della Legge di Bilancio 2026: prime novità
Bozza della Legge di Bilancio 2026: prime novità
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17 ottobre 2025, ha approvato il disegno di legge di bilancio per il 2026.
Si riportano di seguito le principali misure previste, ricordando che il testo definitivo sarà approvato solo a fine anno, come di consueto.
📌 Locazioni brevi
La bozza introduce una precisazione sulle condizioni per applicare l’aliquota ridotta del 21% della cedolare secca.
Tale aliquota ridotta potrà essere utilizzata solo da chi affitta direttamente, senza passare da intermediari o piattaforme online (come Airbnb, Booking e simili).
In particolare:
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Cedolare secca 26% → aliquota ordinaria per i redditi da locazioni brevi;
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Cedolare secca 21% → applicabile esclusivamente se il locatore gestisce i contratti in modo diretto;
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Se anche un solo contratto è concluso tramite piattaforma o intermediario nel corso dell’anno, non sarà possibile applicare la riduzione al 21% per quell’anno fiscale.
🏗️ Superbonus ed Ecobonus
Viene prorogato per tutto il 2026 il regime attuale, che prevede:
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Detrazione del 50% per interventi su abitazioni principali;
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Detrazione del 36% per gli altri immobili, in luogo dell’aliquota ordinaria del 30%.
L’agevolazione riguarda anche le spese sostenute nel 2026 e si estende ad alcuni bonus collegati, come il bonus mobili e gli interventi su parti comuni condominiali.
La riduzione dell’aliquota al 30% scatterà solo a partire dal 2027.
🏠 Bonus ristrutturazioni
Confermata per tutto il 2026 la detrazione del 50% delle spese per interventi di recupero edilizio, fino a un massimale di 96.000 euro per unità immobiliare destinata ad abitazione principale.
Dal 2027 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36%.
Anche in questo caso:
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Aliquota al 36% per gli immobili diversi dall’abitazione principale;
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Estensione al 2026 di bonus collegati, tra cui il bonus mobili e i lavori condominiali sulle parti comuni.
💰 Definizione agevolata delle cartelle
Ritorna la definizione agevolata dei debiti fiscali e contributivi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 2023, con esclusione di quelli oggetto di accertamento.
Il contribuente potrà estinguere il debito pagando solo:
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le imposte dovute;
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le spese di notifica ed esecuzione;
senza sanzioni, interessi o aggio.
Il versamento potrà avvenire:
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in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026, oppure
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a rate, fino a 54 rate bimestrali (scadenza 2035), con interessi al 4% annuo.
La domanda andrà presentata all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 30 aprile 2026, la quale comunicherà l’importo dovuto entro il 30 giugno 2026.
Con la presentazione della domanda vengono sospesi fermi amministrativi, ipoteche e procedure esecutive.
La misura si applica anche ai debiti già inseriti in precedenti rottamazioni non concluse e ai debiti di soggetti in procedure concorsuali, con estinzione definitiva dopo il pagamento della prima rata.
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