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Locazioni brevi: le nuove regole

Locazioni turistiche, locazioni brevi, attività turistico-ricettive e CIN: le nuove regole:

  1. Introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN): Il Ministero del Turismo assegna ora un CIN alle proprietà residenziali affittate per scopi turistici e per affitti a breve termine. Questo codice mira a garantire trasparenza nel mercato e a combattere le pratiche di ospitalità irregolari.
  2. Quadro normativo: Le modifiche derivano dalla conversione del D.L. n. 145/2023 in Legge n. 191/2023, con l’obiettivo di tutelare la concorrenza, coordinare i dati e garantire la sicurezza pubblica nel settore turistico.
  3. Applicazione del CIN: I proprietari devono richiedere il CIN tramite una procedura online, assicurandosi che le loro proprietà rispettino gli standard di sicurezza. La mancata conformità può comportare sanzioni amministrative, applicate dalle autorità comunali.
  4. Aspetti fiscali: I redditi derivanti dalle locazioni turistiche possono essere tassati come redditi da proprietà, redditi d’impresa o redditi diversi, a seconda della frequenza delle locazioni e dei servizi forniti. Inoltre, è stato rivisto il regime della “cedolare secca” con un’aliquota fiscale aggiornata.
  5. Nuove regole fiscali: Dal 2024, si applica un’aliquota fiscale del 26% sui redditi da locazioni brevi che superano una certa soglia, mentre rimane l’aliquota del 21% per un’unica proprietà designata.

Queste nuove misure riflettono uno sforzo più ampio per regolare il mercato in crescita delle locazioni a breve termine, garantire il rispetto delle norme di sicurezza e prevenire l’evasione fiscale.

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